Breviary and Charter

F-w3en

Bologna, Archivio Generale Arcivescovile, Archivio Capitolare della Cattedrale Metropolitana di San Pietro, cart. 245, fasc. 1

Remarks by the Editor

La descrizione è estratta da: Roberta Napoletano, Scritture scartate, supporti riutilizzati. Fenomenologia del frammento manoscritto e del suo reimpiego, «TECA», 2023, 13, pp. 71 - 88.

DOI: https://doi.org/10.6092/issn.2240-3604/17520

General Information

Title Breviary and Charter
Shelfmarks Archivio Capitolare della Cattedrale Metropolitana di San Pietro, cart. 245, fasc. 1
Material Pergamena
Place of Origin Italia
Date of Origin XIV-XV sec.
Script, Hands

Il frammento è vergato sul lato pelo in una gotica rotunda italiana molto regolare e di grande formato da un'unica mano.

Il lato carne, invece, quello riportante il documento di donazione, è tracciato in una littera minuta cursiva degli inizi del XV secolo dal notaio Rainaldus natus Comacini de Formaglinis.

Original Condition

Page Height at least 274 mm
Page Width at least 238 mm
Height of Written Area at least 150 mm
Width of Written Area at least 200 mm
Number of Columns 1
Number of Lines at least 11
Line Height 8 mm
Ruling a secco
More about the Condition

Le misure fanno riferimento al frammento di breviario presente sul lato pelo della pergamena.

Current Condition

Dimensions 274 x 238 mm
More about the Current Condition

Le condizioni di conservazione sono ottime, si segnala solo una lieve perdita di tono dell'inchiostro sul lato carne della pergamena.

Book Decoration and Musical Notation

Description

Sul lato pelo, è presente il capolettera blu filigranato a inchiostro rosso. Sul lato carne, invece, è presente il capolettera ornato I di modulo ingrandito, con parte inferiore fitomorfa. 

Content

  • Content Item
    • Persons
    • Text Language Latino
    • Title Prima lettera ai Corinzi
    • Content Description

      Il lato pelo contiene una parte della prima lettera ai Corinzi (1 Cor 15, 51-56). Il testo doveva essere introdotto da una rubrica, di cui, però, rimane un unico tratto d’inchiostro rosso. Sul lato carne, in uno spazio bianco libero dal testo liturgico, si ha un intero atto di donazione datato 17 aprile 1402, rogato probabilmente in calce al libro dal notaio della curia episcopale Rainaldo Comacinis de Formaglinis.

      Inc. Fratres ecce misterius vobis dico.

      Expl. Ubi est mors stimulus tuus? Stimulus autem.

    • Arch. Cap. cart 245, fasc. 1 hair side
  • Content Item
    • Text Language Latino
    • Title Donazione
    • Content Description

      Il lato carne riporta un documento di donazione datato 1402 aprile 17, rogato dal notaio Rainaldo natus Comacini de Formaglinis a Bologna, presso la sagrestia della Cattedrale di S. Pietro.

      Matteo del fu Enrico, cappellano della chiesa cattedrale di San Pietro in Bologna, dona ai mansionari e ai cappellani della stessa chiesa un libro che contiene l’ufficio dei morti per la celebrazione degli anniversari dei defunti. Il libro che contiene l'officium mortuorum è lo stesso da cui proviene il presente frammento, che sul lato pelo riporta la lettera ai Corinzi.

      Inc. In nomine Domini nostri Iesu Christi. Anno nativitatis eiusdem millesimo quadringentesimo secundo.

      Expl. meum solitum apposui in fidem et testimonium premissorum et scripsi subscripsi.

      L'atto di donazione del 

    • Arch. Cap. cart 245, fasc. 1 flesh side

History

Provenance

Bologna

Remarks

Il frammento di breviario che riporta la lettera ai Corinzi apparteneva ad un codice in uso ai mansionari della Cattedrale di S. Pietro di Bologna, donato loro nel 1402 da Matteo del fu Enrico. Con la riforma tridentina e l'introduzione del Breviarium Romanum nel 1568, si provocò un aggiornamento dei libri liturgici precedenti. Ed infatti, nel 1580, in una nota del Libro giornale di Sagrestia della Cattedrale di S. Pietro, si legge della vendita di 1125 libbre di pergamena de diversi libri vecchi della nostra sacrestia al libraio Emilio Vizzani. Tra questi libri vi era, probabilmente, anche il breviario, ma prima della sua vendita, qualche addetto della sagrestia, si premurò di conservare l’atto di donazione originario rogato dal notaio Rainaldo in fondo al manoscritto; atto che, pur avendo cessato la sua validità giuridica, poteva ancora avere una sorta di valenza storica dei diritti dei mansionari del Capitolo, ed andava, perciò preservato e archiviato.