Dalle poche parole leggibili si nota una mano che verga in un'incipiente littera textualis un testo notato.

Textualis incipiente (a con nucleo di ampie dimensioni; quattro occorrenze di d con asta diritta, seguita da e e da i, ed una con asta inclinata a sinistra, seguita da t; piccolo tratto orizzontale rivolto a sinistra sull'attacco dell'asta di d diritta; non rilevabile la presenza o l'assenza di accostamenti, sovrapposizioni e fusioni fra curve contrapposte al pari della regola dell'elisione).

Gli elementi materiali sono troppo esigui per poter avanzare ipotesi in merito al contesto del frammento prima del suo riutilizzo.

Il frammento potrebbe rappresentare la parte superiore di un bifoglio, come si deduce dal probabile titolo corrente "t XXXXVIIIJ", vergato in una scrittura di base cancelleresca, posto prima di un testo all'interno di uno spazio bianco (margine superiore?) e rilevato sulla facciata adesa al piatto anteriore tramite lampada di Wood e minimo sollevamento del supporto.

Frammento riutilizzato come mezza coperta e, quindi, applicato senza soluzione di continuità sulle metà interne dei piatti e sul dorso (fissaggio adesivo su assi di cartone e ribattitura sui contropiatti).

Controguardie incollate sui contropiatti, in particolare, sui rimbocchi dell'ulteriore coperta cartacea che riveste i frammenti; entrambe recano una piega al centro per tutta la larghezza e risultano di dimensioni maggiori rispetto alla compagine, presentando la parte più interna piegata per formare un tallone, poi incollato sulle rispettive guardie. Controguardie e guardie indipendenti.

La guardia anteriore reca una filigrana raffigurante un viso inscritto in un sole, con cerchio centrale, da cui si dipartono dodici raggi (mm 52 x 54; distanza tra i filoni di mm 42), non riscontrata nei repertori (si veda, a titolo di esempio, la lontana somiglianza con il tipo Piccard on-line n° 41174, Ferrara, 1556). 

Sulla controguadia posteriore è presente una filigrana, visibile a luce radente ma non misurabile con sufficiente precisione, raffigurante un gallo poggiante su un trimonte che sormonta un cartiglio con volute in cui è inscritta la parola "Lugano" al di sotto della quale si delinea, al centro, la lettera "F", riconducibile alla cartiera Fumagalli di Canobbio. Essendo la controguardia incollata al contropiatto (cfr. supra), le figure e le lettere si possono leggere soltanto in senso speculare.

Testo parallelo al dorso; lato testa sul piatto anteriore.

Lato pelo visibile.

Il probabile bifoglio originario è stato tagliato in sede di riuso seguendo il senso della larghezza.

Il frammento e i piatti sono stati rivestiti da una coperta cartacea che ne impedisce la lettura ad eccezione dei punti in cui si è verificata una lacerazione a causa dell'umidità. Le controguardie sono state incollate su questo ulteriore strato della coperta.

Una profonda macchia di umidità, che ha colpito circa un terzo del libro nella sua parte superiore, ha causato la rottura dei quadranti di cartone proprio in corrispondenza dell'inizio e della fine del frammento. Tale fatto consente di verificare, tramite il leggero sollevamento di una parte della coperta cartacea, l'assenza di frammenti per le metà più esterne dei piatti. Tuttavia, sul quadrante anteriore si possono riconoscere almeno due linee in inchiostro rosso, forse residuo in offset di un frammento, presumibilmente eliminato direttamente in sede di riuso e comunque prima dell'ulteriore rivestimento cartaceo. Tale frammento potrebbe essere stato sostituito, ma forse solo per alcune parti del medesimo quadrante, da un altro ritaglio, che emerge, sempre previo sollevamento del rivestimento, nell'angolo inferiore destro e che reca alcune parole poco leggibili in una scrittura di epoca moderna, vergata, come pare al tatto, su supporto cartaceo. Anche sulla metà esterna del piatto posteriore, a ridosso del taglio di piede, si notano tracce di due linee in inchiostro rosso in offset sul quadrante. Sempre in questo stesso punto, un piccolo lacerto di frammento membranaceo, misurante mm 7 x 16, in cui si intravede un'interlinea e accenni di testo in colore rosso e bruno, sembra confermare l'ipotesi di una precedente copertura di questa metà esterna con un frammento di più grande estensione, poi rimosso prima dell'ulteriore rivestimento in carta.

Presente un rinforzo esterno al dorso su cui sono state immesse le indicazioni di responsabilità del libro ospite.

Una iniziale semplice "D" con asta parallela al rigo di scrittura in inchiostro rosso (Diffusa, l. 2, piatto anteriore) con altezza pari a quattro linee di scrittura.

Legatura rigida con coperta in carta su quadranti in cartone, sul dorso la vecchia segnatura del fondo librario del Convento dei Cappuccini di Locarno: M VIII 7. A rinforzo dei quadranti, al di sotto della coperta in carta, un frammento di codice membranaceo che si intravede parzialmente, laddove la carta della coperta si è sfaldata a causa dell'umidità.