Augustinus (pseudo) Belgicus, Sermones ad fratres in eremo commorantes
F-qs0r
Renzo Iacobucci (fragment description).
Laura Luraschi (host volume description, images management).
General Information
Una mano.
Semigotica (a con occhiello sviluppato per tutta l'altezza della schiena; utilizzo esclusivo della d diritta e della r a forma di 2; sezione superiore di s e di f leggermente inclinata a destra; si verifica una tendenza generale al distanziamento delle lettere che non genera accostamenti tra curve contrapposte; regola dell'elisione non rispettata).
Original Condition
Grazie alla lettura in controluce dell'incipit del testo della facciata rivolta verso la compagine, è possibile stabilire che questa rappresenti il verso del foglio e che, di conseguenza, il recto sia la pagina attualmente visibile, corrispondente al lato carne.
Tale dato consente inoltre di calcolare, mediante un confronto con l'edizione critica di riferimento, circa 25 linee di scrittura mancanti nel passaggio da una facciata all'altra e, pertanto, un possibile specchio di scrittura di circa mm 130 x 94.
Lo spazio bianco presente al di sotto dell'ultima linea del lato visibile, misurante mm 11-15, sembra costituire con ogni probabilità la parte iniziale del margine inferiore della pagina.
Current Condition
Frammento utilizzato come rinforzo interno al dorso (ma non per tutta la sua altezza) applicato su un ulteriore frammento membranaceo, misurante mm 61-64 x 141-144, privo di testo, come appare alla lettura in controluce e alla lampada di Wood. I due frammenti sovrapposti sono stati ritagliati in modo da non ricoprire i due nervi centrali del libro ospite.
Indorsatura sulle controguardie (fino a meno di 1/5) originariamente incollate ai contropiatti; controguardie staccate.
Impostazione del testo a piena pagina. Prima linea di scrittura rifilata e solo parzialmente ricostruibile.
Testo parallelo al dorso; lato testa sulla controguardia posteriore.
Lato carne visibile.
Insieme ai due rinforzi in questione sono stati oggetto di riutilizzo altri due frammenti membranacei.
Il primo, misurante mm 13-16 x 80 e anch'esso impiegato come rinforzo interno al dorso, copre parzialmente quello principale in corrispondenza del taglio di piede e contiene soltanto il residuo probabilmente di un nome, "Ph", vergato in inchiostro rosso. La disposizione parallela al dorso e la posizione delle due lettere superstiti sulla parte incollata sulla controguardia posteriore permettono di stabilire che il lato testa della pagina sia sulla controguardia anteriore. La P, di forma capitale, poggiante su un sottile tratto orizzontale, e la h, col secondo tratto tondeggiante e con i tratti di attacco e di stacco coronati da lievi empattements, sembrano ricondurre la scrittura all'ambiente grafico dell'umanistica.
Il secondo frammento, misurante mm 155 x 235 (senza rimbocchi) e 212 x 345 (compresi i rimbocchi), è stato invece riutilizzato come coperta e riporta nella facciata rivolta verso il libro (con scrittura parallela al dorso e lato testa sul rimbocco del taglio davanti della coperta anteriore) la parte finale di un documento diplomatico privo di data, sottoscritto dal notaio Nicolaus del fu Thomei di San Vittore e Santa Maria in Organo di Verona. Di questo notaio, verosimilmente attivo nei primi decenni del sec. XVI, è pervenuto un testamento datato 17 settembre 1538, conservato presso l'Archivio di Stato di Verona, Ufficio del Registro di Verona, Testamenti, mazzo 130, atto 273.
Il dato topico di questo secondo documento, confrontato con quello cronico del testamento ivi citato e con il luogo e la data di edizione del libro ospite (Venezia, 1550, per cui cfr. Host volume), induce ad ipotizzare che il riutilizzo fosse avvenuto direttamente presso il luogo di vendita e non nell'area di pertinenza dei conventi di San Francesco di Locarno o della Madonna del Sasso di Orselina (cfr. Host volume, Remarks).
Content
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Content Item
- Persons Augustinus (pseudo) Belgicus
- Text Language Latino
- Title Sermones ad fratres in eremo commorantes
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Content Description
Sermo XXXVII (col. 1303, ll. 9-21)
Incipit: [Divites enim ra]ro v(e)l nu[(m)]q(uam) p[auperibus sacerdotibus praebendas procurant et si procurant non] Dei amore p(ro)curat s(ed) ut cu(m) uxore.
Explicit: [Si] nec(ess)itas paup(er)tatis co(n)tingat no(n) despe[remus sed] i(n) D(omi)no [confidamus].
Testo leggibile solo in controluce (Sermo XXXVII (col. 1303, ll. 53-57):
Incipit: meretrix vocatur. Fornicatio e(n)i(m) i(de)o clericis i(n)terdicit(ur).
Explicit: Qui e(n)i(m) adheret meret(r)ici unu(m) corpus efficitur.
- Edition PL 40, 1301-1304
Host Volume
L'opera risulta in parte censurata con tratti di penna, in particolare il cap. "De superstitione epithetorum" (c. c7v-c8v). Inoltre, il nome dell’autore è cancellato sul frontespizio, nell’incipit delle lettere a c. a1v e a3r, nei titoli correnti fino a c. d1v e nel colophon a c. y7v; accanto al nome cassato di Erasmo, sia sul frontespizio che a c. a1v, l’indicazione manoscritta: Damnatio m[emo]riae.
Legatura floscia con coperta in pergamena di recupero con ms sul lato interno (atto notarile, sec. XVI, notaio rogante Nicola del fu Thomei di San Vittore e Santa Maria in Organo di Verona); l'indorsatura presenta i rinforzi in manoscritto membranaceo qui descritti e citati.
Il volume è elencato nel Catalogo manoscritto della biblioteca del Convento di San Francesco di Locarno (redazione ipotizzata 1845-1848), al n. 472.