Calendar
F-qimt
General Information
Un mano. Scrittura beneventana. Correzioni e aggiunte di poco posteriori di altra mano che non usa la beneventana (per es. 9.II, 28 VI, 28 X). Una mano più tarda ha aggiunto la numerazione dei giorni in cifre arabe accanto ai nomi dei santi.
Gli inscurimenti e le tracce di usura sul recto del primo foglio (mese di gennaio), fanno pensare che il calendario sia rimasto per un periodo di tempo senza legatura.
Original Condition
Su ogni foglio, compreso l'ultimo lasciato in bianco, sono disegnate 36 linee.
La foliotazione con cifre arabe a inchiostro nero nell'angolo superiore destro (1-6) è posteriore al 1984 (v. Brown, A New Beneventan Calendar, p. 277 n. 8).
I + 1-2I + 3-6III + II-IV.
Il calendario faceva probabilmente parte di un manoscritto liturgico.
Current Condition
Qualche rasura nel calendario. Il foglio con i mesi gennaio/febbraio è staccato e, soprattutto gennaio si presenta molto macchiato, segno che il fascicolo è stato a lungo privo di legatura.
I fogli sono stati restaurati con integrazione dei fori e dei margini.
Attualmente i fogli, di cui il primo staccato, si conservano in una legatura italiana del XIX secolo (prima del 1860) con piatti rivestiti di pelle marrone e impressioni in oro. Sul piatto anteriore l'inquadramento racchiude nel mezzo lo stemma reale delle Due Sicilie, v. Lacaze che suppone cha la legatura sia stata eseguita a Napoli sotto Ferdinando I o II, re delle Due Sicilie; su quello posteriore è inciso un giglio dorato.
All'interno del piatto posteriore è incollata un'etichetta con l'ex-libris della collezione privata "Comites latentes" con la divisa Nasce a guisa di rampollo a pie' del vero il dubbio (Dante, Divina Commedia, Paradiso, canto 4 versi 130-131).
Book Decoration and Musical Notation
Rubricato. Calende, idi e none, numeri aurei, lettere domenicali, e i santi più importanti in rosso.
Content
- Content Item
History
Secondo la Lacaze l'analisi liturgica situa il calendario a Napoli ma non fornisce elementi che permettano di stabilirne il possesso o l'appartenenza ad un codice ancora esistente.
Il frammento è stato acquistato nel 1979 in occasione della vendita di Sotheby del 19 giugno 1979, lotto 71.
Dal 1977 al 2021 la collezione, denominata "Comites Latentes", era depositata presso la Bibliothèque publique et universitaire di Ginevra.
Da febbraio 2022 è oggetto di un prestito a lunga durata presso l'Historisches Museum di Basilea e depositata alla Universitätsbibliothek di Basilea.
Bibliography
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Catalogue of Western Manuscripts and Miniatures ... which will be sold by auction by Sotheby Parke Bernet & Co ... Tuesday, 19th June, 1979, 80, lot 71.
Daudon Lacaze Charlotte, Catalogo dattiloscritto inedito, 1978-1986, Ms. 195.
Brown Virginia, A New Beneventan Calendar from Neaples. The Lost “Kalendarium Tutinianum” Rediscovered, in "Medieval Studies" 46 (1984), 385-449.
Brown Virginia, A second new list of beneventan manuscripts (II), in "Medieval Studies", 50 (1988), p. 599.
Altra bibliografia in: BMB - Bibliografia dei manoscritti in scrittura beneventana
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