Border with a monk saint
F-qh1q
General Information
Original Condition
Current Condition
Il frammento è incollato su di un cartoncino e quindi il lato posteriore non è visibile.
Book Decoration and Musical Notation
Frammento di bordura con ricco motivo vegetale, nei toni del rosa, azzurro, giallo e arancio con bolli in oro, abitato dal busto di un santo monaco in preghiera e con lo sguardo rivolto verso l’alto. L’aureola del santo è punzonata con un motivo a bolli circolari.
Content
-
Content Item
History
Il frammento appare stilisticamente coerente con la decorazione delle bordure del graduale per Sant’Egidio, la chiesa dell’ospedale di Santa Maria Nuova (oggi Firenze, Museo del Bargello, H 74). Il corale è ornato da molte miniature ma sette carte sono state asportate; fortunatamente una parte del corredo miniato di questo codice venne descritto da Gaetano Milanesi nella sua edizione alle Vite del Vasari nella vita di Lorenzo Monaco (Le vite de’ più eccellenti pittori scultori ed architettori scritte da Giorgio Vasari pittore aretino con nuove annotazioni e commenti di Gaetano Milanesi, Firenze, Sansoni, 1906, tomo II, pp. 27-28) e i frammenti delle miniature asportate sono stato riconosciuti da Mirella Levi D’Ancona (Mirella Levi D’Ancona, The Illuminators and Illuminations of the Choir Books from Santa Maria degli Angeli and Santa Maria Nuova in Florence, Firenze, Centro Di, 1994, p. 192) e successivamente da Labriola (cfr. Lorenzo Monaco. Dalla tradizione giottesca al Rinascimento, catalogo della mostra a cura di angelo Tartuferi e Daniela Parenti, Firenze, Giunti, 2006, scheda XIII, pp. 296-303). Da un confronto del nostro frammento con il ms. H 74, identici risultano i dettagli della decorazione foliata in particolare la minuta decorazione a biacca sulle foglie. Il volto del santo sembra assimilabile a quello di altri personaggi che compaiono nelle bordure del codice, ma anche di alcune figure nelle iniziali come ad esempio quella proveniente da c. 13 ma ora in collezione privata, la cui autografia a Lorenzo Monaco è tutt’ora dibattuta. Parte di questa decorazione marginale, come anche le testine nell’iniziale tabellare asportata e ora al Musée Marmottan Monet di Parigi (inv. 6015), sono state ricosciute a partire da Mirella Levi D’Ancona alla mano di Bartolomeo di Fruosino, Bellosi invece vi riconobbe la mano del cosiddetto Maestro del Codice Squarcialupi (cfr. Luciano Bellosi, «Il codice Squarcialupi«, in Come un prato fiorito, Studi sull’arte tardogotica, Milano, Jaca Book, 2000, pp. 63-67). Il frammento Comites Latentes decorava certamente una bordura laterale, secondo uno schema che si ritrova in alcune carte integre (cfr. ad esempio le cc. 11r e 24r); in particolare si potrebbe proporre la sua pertinenza alla decorazione relativa al frammento oggi conservato alla National Gallery of Art di Washington (B-15, 887; cfr. Medieval and Renaissance Miniatures from the National Gallery of Art, ed. by Gary Vikan, Washington, National Gallery of Art 1975, scheda 13 e tav. III) con cui condivide tutti e solo i colori della tavolozza nella decorazione marginale, rosa, azzurro, giallo e arancio. La critica ha proposto una datazione del graduale H 74 al periodo finale dell’attività di Lorenzo Monaco, negli anni compresi tra il 1413-1422 (per un riassunto degli interventi della critica si cfr. Lorenzo Monaco. Dalla tradizione giottesca al Rinascimento, pp. 296-303). Benché esista una nutrita serie di registrazioni di pagamenti per il ciclo dei corali della chiesa di Sant’Egidio, tra il 1370 e 1424 (Levi D’Ancona, The Illuminators and Illuminations, 1994, pp. 163-178), la genericità dei termini utlizzati, in cui i libri vengono tutti indicati con il termine antefanario, rende difficile associare questi pagamenti ai singoli volumi pervenuteci.
Firenze, ciclo corale per la chiesa di Sant’Egidio.
Il frammento è stato acquistato in occasione della vendita di Sotheby's dell'8 dicembre 1975, lotto 5, ed è poi entrato a par parte della collezione "Comites Latentes".
Dal 1977 al 2021 questa collezione era depositata presso la Bibliothèque publique et universitaire di Ginevra.
Da febbraio 2022 è oggetto di un prestito a lunga durata presso l'Historisches Museum di Basilea e depositata alla Universitätsbibliothek di Basilea.
Bibliography
-
Daudon Lacaze Charlotte, Catalogo dattiloscritto inedito, 1978-1986, Ms. 171.