Langattock Breviary
F-kcj0
General Information
Scrittura gotica libraria in inchiostro bruno, una mano. Rubriche in rosso. responsori e versetti in modulo minore.
Ricostruzione di tutti i fogli finora reperiti nel sito Broken Books.
Original Condition
Numerazione moderna a matita nell'angolo inferiore destro del recto dei due fogli: "34" e "35".
Sulla base del contenuto è possibile ricostruire che all'interno di questo vi era almeno un altro bifoglio.
Cf. per la ricostruzione del testo Debra Taylor Cashion, Giorgio d'Alemagna (circle). Leaf from the Lionello d'Este Breviary, also known as the Llangattock Breviary. Ferrara, 1441-1448, in The Burke Collection of Italian Manuscript Paintings, a cura di Sandra Hindman e Federica Toniolo, London 2021, nr. 32, pp. 322-331: p. 327.
Current Condition
Il bifoglio si conserva in una coperta sulla quale sono incollate due etichette, una «A.G.T» e l'altra l'ex-libris della collezione privata Comites latentes con la divisa «Nasce a guida di rampollo e pie' del vero il dubbio» (Dante, Divina Commedia, Paradiso, canto 4 versi 130131) e il numero del frammento. Tra i due una segnatura a matita «A 7».
Book Decoration and Musical Notation
261-1r piccole iniziali miniate in oro su fondo azzurro o rosa e lunghe decorazioni marginali ad asta che terminano con delle foglie azzurre e bolli oro;
261-1v piccole iniziali miniate in oro su fondo azzurro o rosa, grande iniziale vegetale su campo oro I(ohanne) con la figura di San Giovanni apostolo, sui margini decorazioni vegetali ad aste e racemi con foglie, fiori e bolli oro;
261-2r piccole iniziali miniate in oro su fondo azzurro o rosa e lunghe decorazioni marginali ad asta che terminano con delle foglie azzurre e bolli oro;
261-2v piccole iniziali miniate in oro su fondo azzurro o rosa, grande iniziale vegetale su campo oro S(ignificavit) con sul fondo la figura di San Michele vestito dell’armatura, sui margini decorazioni vegetali ad aste e racemi con foglie, fiori e bolli oro.
Content
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Content Item
- Text Language Latino
- Title Breviario
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Content Description
Proprium sanctorum.
261-1r/7v: Feste dei SS. Alessandro, Evenzio, Teodulo, Teodolio e Giovenale (3 maggio); Festa di S. Giovanni ante portam latinam (6 maggio), 1 vespri-matutino.
...] lignum dominicum alleluia. >Oratio< ...-... >l.IIa< Et aliam enim huius scripture... et luce volumina probaverit [...
261-2r/v: Festa dell'Apparizione di S. Michele (8 maggio)
...] quidem testum istorie... - ... >In invenctione sancti Michaelis ad vesperas capitulum<. Significavit deus que... testimonium Ihesu Christi quecum[que ...
Un bifoglio interno a questo conteneva la festa di S. Maurelio (7 maggio) (prima London, Sotheby's, April 25, 1983, lot. 133, f. d), vedi Taylor Cashion cit., p. 327
History
Le due carte appartengono al ben noto Breviario di Langattock che è stato da lungo tempo ricondotto alla committenza del marchese Lionello d’Este e per il quale esiste un’ampia documentazione di pagamenti che permette di seguire le fasi di realizzazione e ci dona i nomi degli artisti responsabili della decorazione. Mentre la parte principale della decorazione è dovuta a Giorgio d’Alemagna, queste due carte sono riferibili allo stile della sezione incipitaria del santorale conservata alla Houghton Library di Harvard University (ms. Typ. 301). Sull’attribuzione a Matteo de’ Pasti si confronti Le muse e il principe. Arte di corte nel Rinascimento padano, catalogo della mostra Milano, Museo Poldi Pezzoli, 20 settembre – 1 dicembre 1991, a cura di Andrea Di Lorenzo, Alessandra Mottola Molfino, Mauro Natale e Annalisa Zanni, Modena, Panini, 1991, scheda 49, p. 190-193 (M. Medica). La presenza di motivi decorativi desunti da medaglie permettono di proporre con convinzione il nome di Matteo de’ Pasti, cui sappiamo fu affidata la realizzazione dei dieci quinterni tra 1444 e 1446. Comune tra le due carte dei Comites Latentes e il manoscritto della Houghton sono la tavolozza che predilige colori freddi e spenti con una predominanza di viola e situa le piccole figure su uno sfondo azzurro arricchito da decorazioni in oro. Il recupero di opere attribuite a Matteo de’ Pasti è grande rilevanza anche in relazione alla poliedrica natura dei suoi interessi e per i noti legami di questo artista con Pisanello.
Il Breviario di Langattock, fu venduto in asta da Christie’s nel 1958 con già una serie di carte mancanti e successivamente frammentato dal mercante librario Goodspeed di Boston; questo manoscritto è stato uno dei primi di cui ci si è avventurati a fare una ricostruzione anche in ragione del fatto che il gran numero di carte che lo componevano (oltre trecento) riemergono regolarmente sul mercato antiquario e in fondi di biblioteche e collezioni universitarie. Una base per la ricostruzione virtuale dei frammenti è offerta dal sito Broken Books.
Lionello d'Este (1407-1450), committente;
John Alan Rolls, 1st Baron Llangattock (1870-1916);
Il frammento è stato acquistato nel giugno 1993 (Sotheby's, Fine Books and Manuscripts from the Library of the late Alan G. Thomas, London, June 21-22, 1993, Lot 32, f.a e f.b) ed è entrato a far parte della collezione Comites Latentes.
Dal 1977 al 2021 questa collezione era depositata presso la Bibliothèque publique et universitaire di Ginevra.
Bibliography
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Federica Toniolo, Il lungo viaggio del Breviario di Lionello d'Este tra le due sponde dell'Atlantico, in Medioevo: arte e storia, atti del convegno internazionale di studi Parma, 18 - 22 settembre 2007, a cura di Arturo Carlo Quintavalle, Milano, Electa, 2008, 564-577