Last will charter
F-gc2i
General Information
La scrittura è una corsiva italiza molto chiara ed elegante, con una lieve inclinazione a destra. L'assenza della completio notarile non consente di stabilire con certezza l'autografia da parte del notaio Niccolò de Panzacchi, attivo a Bologna tra il 1522 e il 1575.
Original Condition
Current Condition
Il frammento si presenta in buono stato di conservazione, si riscontrano solo alcuni fori nel margine superiore destro che non determinano, però, alcuna perdita di testo.
Content
-
Content Item
- Text Language Latino
- Title Testamento
-
Content Description
Il frammento riporta la parte finale del testo e una porzione dell'escatocollo di un testamento, di cui non sono sopravvissuti i nomi del testatore e degli eredi. Il notaio rogatario è Nicolaus de Panzachiis, ma non si è certi della sua autografia poiché non si è salvata la sua completio in chiusura dell'escatocollo. Inoltre, il documento era vergato originariamente su un bifoglio, spia del fatto che il frammento non sia originale, bensì una una copia del testamento.
L'escatocollo si apre con l'actum, Bologna, e la specificazione del micro-toponimo, ossia la casa stessa del testatore, collocata nella parrocchia di San Biagio a Bologna. Segue poi l'elenco dei testimoni. Il primo nominato è Giorgio del fu Domenico di Parato di Fontana, appartenente alla diocesi di Imola, presbitero, sacerdote secolare e cappellano della setessa chiesa di San Biagio. A questi, si aggiungono altri otto nominativi nella lista dei testimoni.
inc. et ultimam voluntatem cętus aliis; expl.et Marcantonio quondam Iohannis Baptiste de Livi.
History
Il frammento proviene dall'archivio personale di Mons. Luigi Breventani. Non si hanno informazioni circa la sua origine.