Missal border

F-agar

Basel, Universitätsbibliothek, Comites Latentes (Depositum des Historischen Museums Basel), CL 263

General Information

Title Bordura con il profeta Ezechiele
Shelfmarks CL 263
Material Pergamena
Place of Origin Italia, Firenze
Date of Origin ultimo quarto del XV secolo (?)

Original Condition

Page Height at least 220 mm
Page Width at least 40 mm
Numbering

Numerazione a matita "263" (2022).

Current Condition

Extent 1 striscia
Dimensions 220 x 40 mm
More about the Current Condition

Il verso del frammento è nascosto dal supporto cartaceo sul quale è stato incollato.

Sul verso del foglio è incollata un'etichetta con l'ex-libris della collezione privata "Comites latentes" con la divisa Nasce a guida di rampollo e pie' del vero il dubbio (Dante, Divina Commedia, Paradiso, canto 4 versi 130131) e il numero del frammento.

Book Decoration and Musical Notation

Persons: Attavante degli Attavanti
Description

Bordura che mostra su un fondo oro un medaglione ovale con il busto di Ezechiele che tiene in mano un cartiglio con la scritta “Converti me ad viam porta sanctuarium”; segue un tralcio vegetale multicolore abitato da un putto.

Content

  • Content Item
    • Title Messale
    • CL_263r

History

Origin

Il frammento di bordura CL 263 può essere associato ad un secondo cutting con la figura di Malachia che presenta identiche caratteristiche decorative. In occasione dei loro passaggi in asta, per entrambi questi frammenti è stata indicata con sicurezza una provenienza dalla vendita della collezione dell’abate Luigi Celotti e quindi una provenienza dai volumi della Sistina. Tuttavia, la mancanza di caratteristiche epigrafiche non permette di associarli a dei lotti precisi della vendita Celotti né sono rintracciabili nella successiva vendita della collezione di William Young Ottley. Entrambi emergono in asta in tempi relativamente recenti: il cutting CL 263 nella vendita della collezione di Alan G. Thomas nel 1993 (vedi voce Provenienza) e il secondo frammento nella vendita della collezione di Esther Rosenbaum nel 1983 con una ipotetica attribuzione ad uno dei manoscritti perduti di papa Clemente VII (The Burckhardt-Wildt and Esther Rosenbaum collections, vendita Sotheby’s 25 aprile 1983, lotto 213), attribuzione successivamente corretta nel catalogo della vendita Alan Thomas in direzione dei libri di Leone X. I due frammenti presentano delle caratteristiche sia decorative sia stilistiche che potrebbero suggerire di distinguerli dal nucleo di frammenti dei manoscritti commissionati da Leone X per la Cappella Sistina, avvicinandoli invece alle opere di Attavante dell’ultimo quarto del XV secolo, dai frammenti oggi riuniti nel manoscritto Rossiano 1192 della Biblioteca Apostolica Vaticana (cc. 22r-24r), al Breviario allestito per Mattia Corvino (Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Urb. Lat. 112). La qualità della resa degli incarnati e delle foglie e fiori del fregio vegetale si può infatti paragonare ad alcune fra le opere migliori dell’artista, ad un livello che non sembra più raggiunto nelle opere della fase estrema della carriera di Attavante. Bisogna però osservare che a causa della scarsità dei frammenti che ci sono pervenuti dei libri di Leone X appare difficile giungere ad una conclusione definitiva sulla loro provenienza.

Provenance

Abate Luigi Celotti e venduto con il resto della sua collezione da Christie’s il 26 maggio 1825 (?) (lotto non identificabile).

Collezione Alan G. Thomas e rivenduta con il resto della sua collezione 21 giugno 1993 da Sotheby’s lotto 47 (Fine Books and Manuscripts from the Library of the late Alan G. Thomas).

Collezione Comites Latentes. Dal 1977 al 2021 questa collezione era depositata presso la Bibliothèque publique et universitaire di Ginevra.

Dal febbraio 2022 è oggetto di un prestito a lunga durata presso l'Historisches Museum di Basilea e depositata alla Universitätsbibliothek di Basilea.

Bibliography