Crucifixion and missal borders
F-2287
General Information
Original Condition
Numerazione a matita CL 109:1 a CL 109:5 (2022).
Dello stesso manoscritto fanno parte i frammenti CL 262.
Per una visione della pagina con un precedente assemblaggio dei frammenti vedi Garzelli, Miniatura fiorentina, vol. II, fig. 793.
Current Condition
Il verso dei singoli frammenti è nascosto dal supporto cartaceo sul quale sono stati incollati.
Book Decoration and Musical Notation
109:1 Bordura con decorazioni vegetali e medaglioni; partendo dall’alto medaglione ottagonale con Matteo evangelista intento alla scrittura del vangelo che l’angelo, suo simbolo, gli detta, sullo sfondo un di un paesaggio; motivi vegetali in oro e putti che reggono un cartiglio con le lettere L.X.P.M (Leone X Pontefice Massimo) su fondo azzurro, rosso e verde; sotto medaglione ottagonale con busto di San Paolo con libro e spada posto contro un tessuto rosso; segue altro fregio vegetale dorato su fondo verde e rosso con impresa di Leone X delle tre piume intrecciate al cartiglio con la scritta semper e all’anello con diamante; infine altro medaglione ottagonale con San Luca evangelista intento a scrivere il vangelo accompagnato dal suo simbolo, sullo sfondo un di un paesaggio.
109:2 Bordura con decorazioni vegetali in oro su fondo verde, rosso e azzurro, putti che reggono le imprese di Leone X come le tre piume intrecciate al cartiglio con la scritta semper e l’anello con il diamante e il giogo sormontato dalla lettera N; medaglioni con santi che tengono in mano un libro.
109:3 bas-de-page; su un fondo oro un motivo vegetale multicolore è abitato da putti, nella parte centrale quattro angeli reggono un medaglione con lo stemma mediceo sormontato dalla tiara e le chiavi papali.
109:4 bordura del margine superiore; su un fondo oro un motivo vegetale multicolore, al centri due putti giocano tra i rami e affiancano l’impresa di Leone X che mostra il giogo sormontato dalla lettera N e intrecciato ad un cartiglio con la scritta suave.
109:5 miniatura a piena pagina raggirante una grande Crocifissione, in alto, in basso e sul lato sinistro un fregio vegetale abitato medaglioni con santi evangelisti e stemmi e imprese di Leone X. La Crocifissione mostra al centro il Cristo sulla croce affiancato dai due ladroni. Sopra la croce di Cristo si trova un pellicano, mentre il ladrone di sinistra è accompagnato dalla figura di un angelo e quello di destra da un diavolo; in basso sulla sinistra la Vergine sviene ed è sorretta dalle tre Marie, a destra San Giovanni è accompagnato dalle figure di San Giovanni battista e dai santi Cosma e Damiano. La croce di Cristo è conficcata nel Golgota che lascia vedere il teschio di Adamo. Ai piedi della croce la Maddalena inginocchiata. Sullo sfondo dell’immagine un paesaggio con una città, probabilmente Firenze, e ai lati di un cielo pieno di nuvole si intravedono le immagini del sole e della luna. Nel bas-de-page su un fondo oro un motivo vegetale multicolore è abitato da putti e angeli che reggono lo stemma mediceo sormontato dalla tiara papale e dalle chiavi. Sul margine superiore ancora un motivo vegetale multicolore su fondo oro con putti e al centro l’impresa del giogo sormontato dalla lettera N e intrecciato ad un cartiglio con la scritta suave. Sul margine sinistro bordura con decorazioni vegetali e medaglioni; partendo dall’alto medaglione ottagonale con Giovanni evangelista intento alla scrittura del vangelo accompagnato dal suo simbolo sullo sfondo un di un paesaggio; motivi vegetali in oro e putti che reggono un cartiglio con le lettere L.X.P.M (Leone X Pontefice Massimo) su fondo azzurro, rosso e verde; sotto medaglione ottagonale con busto di San Pietro con libro e chiavi posto in un interno contro un tessuto azzurro; segue altro fregio vegetale dorato su fondo azzurro e rosso con l’impresa del giogo sormontato dalla lettera N e intrecciato ad un cartiglio con la scritta suave; infine altro medaglione ottagonale con San Marco evangelista intento a scrivere il vangelo accompagnato dal suo simbolo, sullo sfondo un di un paesaggio.
Content
History
I frammenti CL 109:1, 109:2, 109:3, 109:4, 109:5 e CL 262:1, 262:2 provengono dal Messale realizzato per papa Leone X e miniato da Attavante degli Attavanti. La datazione del ciclo ci è fornita dalla pagina incipitaria del Pontificale conservato presso la Pierpont Morgan Library di New York (ms. H.6) che reca la data 1520. Questo Messale insieme ad altri volumi liturgici della Cappella Sistina venne distrutto durante l’occupazione napoleonica e ce ne sono pervenute delle carte in condizioni frammentarie, le cui decorazioni miniate sono state rimontate in una serie di assemblaggi. I frammenti furono portati in Inghilterra dall’abate Luigi Celotti e venduti in asta nel 1825; parte di questi furono acquistati William Young Ottley e vennero dispersi in asta con il resto della sua collezione (1838). La ricostruzione dell’appartenenza dei frammenti oggi noti con i lotti della vendita Celotti e gli inventari della Cappella Sistina sono stati l’oggetto di uno studio dettagliato da parte di Elena De Laurentis ed Emilia Anna Talamo (Elena De Laurentis, Emilia Anna Talamo, Codici della Cappella Sistina. Manoscritti miniati in collezioni spagnole, a cura di Elena De Laurentis, Campisano Editore, Roma, 2010). La maggior parte dei frammenti Comites Latentes appartenevano appunto ad uno di questi riconoscibile nel lotto 53 della vendita Celotti che era ancora integro in occasione della vendita del 1971 (Sotheby’s 6 dicembre 1971 lotto 5; vedi anche Garzelli vol. II fig. 793 dove i cutting CL 109:1, 109:2, 109:3, 109:4, 109:5 e CL 262:2 appaiono assemblati in un’unica composizione) ed è da associare al Messale ms. A.I.2 già nell’inventario del 1547 a c. 18r (Talamo, pp. 331 e 370). Un’altra carta rappresentante anch’essa la Crocifissione e proveniente dalla stessa serie di libri per Leone X è conservata al Victoria and Albert Museum (Acc. E.4588-1910) ed riconoscibile nel lotto 51 della vendita Celotti. Per altri frammenti della serie dei manoscritti di Leone X si può confrontare BEL, Ridono le carte, catalogo 2 Medieval and Renaissance illuminations, 1998, nn. 14 e 15 pp. 45-47 (Milvia Bollati) e il blog mssprovenence di Peter Kidd.
Luigi Celotti
Christie's 26 maggio 1825, lotto 53
Sotheby's 6 dicembre 1971, lotto 5
Sotheby's 9 luglio 1973, lotto 15
Collezione Comites Latentes dal 1973. Dal 1977 al 2021 questa collezione era depositata presso la Bibliothèque publique et universitaire di Ginevra.
Dal febbraio 2022 è oggetto di un prestito a lunga durata presso l'Historisches Museum di Basilea e depositata alla Universitätsbibliothek di Basilea.
Bibliography
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Daudon Lacaze Charlotte, Catalogo dattiloscritto inedito, 1978-1986, Ms. 109.
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De Hamel Christopher, Hidden Friends. The Comites Latentes Collection of illuminated Manuscripts, London 1985, no. 9.
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Garzelli Annarosa, Miniatura fiorentina del Rinascimento 1440-1525. Un primo censimento, Scandicci 1985, 2 voll.
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Elena De Laurentis, Emilia Anna Talamo, Codici della Cappella Sistina. Manoscritti miniati in collezioni spagnole, a cura di Elena De Laurentis, Campisano Editore, Roma, 2010.