Scrittura gotica libraria in inchiostro bruno. Numerazione originaria delle carte in rosso. H lettere 14 mm.

Sul recto è visibile, in rosso, la numerazione originale del foglio 32 in cifre romane [X]XXII.

Sul recto del frammento è incollata un'etichetta con l'ex-libris della collezione privata "Comites latentes" con la divisa Nasce a guida di rampollo e pie' del vero il dubbio (Dante, Divina Commedia, Paradiso, canto 4 versi 130131) e il numero del frammento.

Sul verso iniziale miniata M con sant’Agnese. Su un campo oro si trova la lettera di colore rosso decorata con motivi a biacca e arricchita da un rigoglioso fogliame azzurro e verde. sul fondo azzurro dell'iniziale è posta l'immagine di sant'Agnese che tiene un agnello sul braccio sinistro mentre lo carezza con la mano destra. La santa è abbiliata con una preziosa veste oro e un mantello chiaro. L'oro della veste e dell'aureola presenta una complessa punzonatura.

Sul recto è visibile, solo parzialmente, una M[ultitudo] blu con filigrana rossa.

Come ha giustamente indicato Gaudenz Freuler (1994), il cutting proviene da uno dei corali (graduale) del convento di Santa Maria degli Angeli a Firenze (ora Corale 2 della Biblioteca Medicea Laurenziana) dove apriva l’introitus della messa di sant’Agnese Me expectavent peccatores (foglio 32r). Il manoscritto fu mutilato probabilmente in epoca napoleonica poiché al momento dell’ingresso in biblioteca, nel 1809, risulta già mancante di ben 20 iniziali (Levi D’Ancona 1994, pp. 89-91). La consistenza originaria del codice e l’elenco di fogli e cutting, oggi dispersi in tutto il mondo, è stata ricostruita da Freuler (1994, pp. 131-138) e ripresa da Mirella Levi D’Ancona (1995, pp. 118-119) (pp. 576-582). L’autore è il celebre pittore e miniatore Don Silvestro dei Gherarducci (1339-1399), monaco nello stesso monastero camaldolese di Santa Maria degli Angeli. L’attività di questo artista è stata ampiamente ricostruita da Freuler (1997 e ad vocem ‘Silvestro dei Gherarducci, don’, in Dizionario biografico dei miniatori italiani, secoli IX-XVI, a cura di Milvia Bollati, Milano, Edizioni Sylvestre Bonnard, 2004, pp. 937-940 (Freuler) con bibliografia precedente). La realizzazione del corale 32 è datata agli anni 1370-1374 e messa in relazione con il rinnovamento della cappella del coro di Santa Maria degli Angeli, conclusasi appunto nel 1374, che dovette interessare anche il corredo liturgico.

Londra, collezione privata; nel 1991 entra nella collezione "Comites Latentes".

Dal 1977 al 2021 questa collezione era depositata presso la Bibliothèque publique et universitaire di Ginevra.

Da febbraio 2022 è oggetto di un prestito a lunga durata presso l'Historisches Museum di Basilea e depositata alla Universitätsbibliothek di Basilea.

Altri frammenti provenienti dal Corale 2 (sulla base di Freuler 1994):

• Lisbona, Museo Calouste Gulbenkian, inv. no. M34 (f. 18)
• Stockholm, Nationalmuseum, NM.B 1797 (f. 23)
• Cambridge, Fitzwilliam Museum, Marlay Cuttings It. 13A (f. 42)
• Lisbona, Museo Calouste Gulbenkian, inv. no. M35 (f. 56)
• London, British Library, Add. MS 35,254 C (f. 60)
• Riggisberg, Abegg Stiftung (f. 80)
• London, British Library, Add. MS 37,472, fol. 3 (f. 90)
• Liverpool, Walker Art Gallery, inv. no. 2764 (f. 97)
• England, private collection (f. 104)
• Milano, collezione privata (f. 113)
• Kansas City, Nelson-Atkins Museum of Art, F61-14 (f. 119)
• Baltimore, Walters Art Gallery, W 416 (f. 134)
• The Cleveland Museum of Art, acc. no. 1924.1012 (f. 137)
• London, British Library, Add. MS 37,955 A (f. 142)
• New York, The Metropolitan Museum of Art, acc. no. 21.168 (f. 148)
• The Cleveland Museum of Art, acc. no. 1930.105 (f. 155v)
• Cambridge, Fitzwilliam Museum, MS 5-1979 (f. 159)